Vibrocompattazione del terreno

Vibrocompattazione del terreno

La vibrocompattazione è una tecnica che consente di addensare i terreni granulari in sito mediante la vibroinfissione nel terreno di un tubo in acciaio, il riempimento del tubo con getto in opera di calcestruzzo magro e la successiva estrazione del tubo.

L’azione addensante è promossa da:

Le vibrazioni trasmesse al terreno circostante durante la vibroinfissione e l’estrazione del tubo

I pali vibroinfissi di calcestruzzo gettati in opera costipano il terreno inducendo un benefico stato di coazione che ne aumenta la capacità portante

Il campo di applicazione di questa tecnica è limitato ai terreni granulari-sabbiosi a bassa densità, con frazione limo-argillosa inferiore al 25-30%.
In terreni fini a bassa permeabilità le vibrazioni non hanno alcun effetto addensante e le coazioni indotte non hanno il tempo di provocare la compattazione durante il trattamento.
In terreni con sabbia molto densa o cementata, o con elevata frazione ghiaiosa, la vibrocompattazione non è conveniente perché la velocità di infissione è troppo bassa.
L’effetto di addensamento non è uniforme rispetto all’asse del palo: in prossimità del palo si ha l’addensamento massimo, mentre allontanandosi da esso l’effetto si riduce progressivamente; la zona di influenza normalmente ha un raggio non superiore a m 2,50.
La distribuzione planimetrica ottimale dei pali è ai vertici di una maglia di triangoli equilateri, tuttavia si possono disporre anche su maglia quadrata e rettangolare.
I vantaggi di questa tecnica sono la rapidità di esecuzione, l’uso dell’acqua non necessario, la ridotta trasmissione di vibrazioni agli edifici vicini e la totale assenza di materiale di risulta.

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